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L'Editoriale
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22 dicembre 2006 Auguri di Buon Natale e prospero 2007
Un anno particolare per la professione si sta concludendo. Una professione che tradizionalmente è al servizio della gente. Il farmacista è infatti autorizzato dallo Stato, in seguito i suoi percorsi di studio e di aggiornamento, a svolgere una funzione sanitaria ed è controllato dai vari gradi dell’autorità nell'esercizio del suo ruolo, conquistato il più delle volte con sacrifici di vario tipo, come per altre realtà, ma sempre svolto con spirito di obbedienza alle istituzioni, pur esistendo, per la verità, spesso palesi situazioni di privilegio che però riguardano ben pochi. In un clima da "agnello sacrificale" per mascherare i veri problemi del sistema in campo di liberalizzazione, il farmacista, descritto artificiosamente da una faziosa campagna mediatica, è entrato nell’immaginario collettivo come uno dei presunti ostacoli della modernizzazione. L’augurio sincero che faccio, auspicato anche dal Presidente della Repubblica, è quindi di riportare serenità in una realtà piena di incertezze, che causa disagio e distoglie dai veri obbiettivi che giornalmente è giusto affrontare, primi fra tutti la tutela della salute personale, della propria famiglia e della comunità in generale.
Romeo Salvi, Presidente Ordine Pesaro e Urbino
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