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L'Editoriale
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13 febbraio 2010 Rapine in Farmacia: soluzioni e 'interpretazioni'
L'incontro in Prefettura del 12 febbraio si è svolto con la presenza delle massime autorità istituzionali della provincia. Erano presenti con me il Presidente e Segretario di Federfarma Pesaro, Stefano Golinelli e Franco Pierini. Tutti hanno ritenuto il fenomeno legato alle rapine in farmacie estremamente preoccupante. Le soluzioni proposte sono state di revisionare e rendere omogenei i vari sistemi di vigilanza passiva adottati dalle farmacie, ponendoli in rete con gli orgami di sicurezza. Inoltre, è stato consigliato di utilizzare tutte le misure tecnologiche e comportamentali secondo le linee guida concordate. Pur essendo consapevoli che la Farmacia è un presidio aperto al pubblico sulla strada, e quindi piuttosto "indifeso", si devono adottare da subito alcune misure quali il collegamento diretto con le centrali operative e tutte quelle strategie di vario tipo utili al minor stazionamento possibile dei soldi contanti in Farmacia. Sono state prospettate altre soluzioni, quali vigilantes, box e esercizio dei turni a battenti chiusi. Tutto ciò sarebbe dovuto essere il punto di partenza per un percorso, rapido, di definzione di quelle linee guida. L'interpretazione perciò che ne è seguita in maniera subitanea da parte dell'ASUR di Pesaro, peraltro immediatamente cavalcata, autonomamente da decisioni collegiali, dalla farmacia di turno di sabato 13 che ha lavorato a battenti chiusi, ha purtroppo sortito l'unico effetto di generare sconcerto e confusione fra i cittadini e gli operatori.
Romeo Salvi, Presidente Ordine Farmacisti Pesaro & Urbino
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