26 aprile 2012 Quando i nodi vengono al pettine
Qualche collega, appartenente a più o meno identificati "Comitati" o anche singolarmente, sta contestando a gran voce, spesso attraverso i giornali, l'operato del Consiglio dell'Ordine e del Presidente in merito ai pareri espressi ai Comuni sulla collocazione delle nuove farmacie che saranno aperte in conseguenza dell'applicazione della Legge n. 27 del 2012. Nonostante la trasparenza assoluta del percorso fatto, documentata dal primo all'ultimo giorno, passo per passo, evidentemente, non hanno capito, o fanno finta di non capire, che è la Legge stessa, in sè per sè, a contenere le regole che, allo stato attuale, ci piaccia o no, devono comunque essere applicate. Al contrario, come commentare un "Concorso" per soli titoli e non per esami? Da dove arriverebbe l'iniqua diversificazione fra chi può partecipare e chi no? Quale interpretazione dare alla clausola dei 65 anni per poter concorrere, quando a quell'età si dovrebbe lasciare ad un altro collega la direzione della Farmacia? Si potrebbe andare avanti all'infinito. Ma, chi è in mala fede continuerebbe ad esserlo, senza comprendere che se i motivi del contendere di Pesaro sono alcuni, quelli di Fano sono altri diametralmente opposti: a dimostrazione che chi viene colpito, o sfiorato o, addirittura, contempla la possibile, virtuale, remota ipotesi di vincere una farmacia definita "appetibile", avendone già una che però non gli va più bene, ragiona autenticamente in termini di "conflitto di interessi". Siccome però i nodi vengono al pettine, è arrivato il momento di tirare le somme e la questione sarà presto chiarita pubblicamente, sia da chi è stato accustato pesantemente ed ingiustamente, sia da chi ha capito di essere stato strumentalizzato da una squallida manovra di bassissima lega. Come si può leggere nei documenti pubblicati nella sezione "Il Pensiero dell'Ordine" e "In Evidenza".
Antonio Astuti, Vice Presidente e Resp. Comunicazione Ordine Farmacisti Pesaro & Urbino
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