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L'Editoriale
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07 gennaio 2016 Il triste inizio del 2016
L'anno non è iniziato bene per i farmacisti pesaresi (e sono tanti) che conoscevano Rocco, deceduto in solitudine una gelida mattina di gennaio. Chi sapeva chi era, e da dove prendeva origine la sua triste vicenda umana, ci tiene a sottolineare che sono state scritte molte imprecisioni in questi giorni sui giornali, perchè Rocco non era un homeless o un reietto (aveva una casa e una madre che lo accudiva), ma era solamente una uomo incappato, nel corso della vita, in una serie di sfortunate circostanze e di persone sbagliate, che ne hanno sottovalutato la situazione. Rocco non è stato capace di mettersi nelle mani di quelle giuste, che hanno fatto di tutto per aiutarlo, senza purtroppo riuscirvi, a più riprese. Perchè il primo a non volerlo era proprio lui, rinchiuso su sè stesso e sulla sua ipersensibilità. Rocco era di un'intelligenza non comune, consapevole di ciò che gli accadeva, e nonostante questo, pur nella sua "scomoda" frequentazione delle nostre farmacie, non ha mai superato i limiti dell'inopportunità e dell'invadenza. Noi, come operatori sanitari in prima linea, ma, soprattutto, come cittadini, ci impegneremo perchè di storie come questa ne accadano sempre di meno. Riposa in pace, Rocco.
Antonio Astuti, Vice Presidente e Resp. Comunicazione Ordine Farmacisti Pesaro & Urbino
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