14 marzo 2018 Parlare di ENPAF senza ideologie preconcette
L’ENPAF (Ente Nazionale
Previdenza ed Assistenza Farmacisti) non è un sindacato, ma un ente che
deve salvaguardare i principi di mutualità e solidarietà in maniera trasparente
e corretta, quindi occorre la conoscenza delle problematiche per proporre soluzioni. L’argomento previdenziale è visto da tutti in maniera
negativa, perché chi è giovane ritiene ingiusto pagare, chi invece si avvicina
alla pensione si lamenta per il compenso inadeguato. Solo negli ultimi anni i
farmacisti e i cittadini in genere cominciamo a considerare importante la
questione previdenziale. Una tematica che deve essere assolutamente conosciuta e magari
approfondita anche in riferimento alle mutazioni sociali politiche ed
economiche degli ultimi periodi: crisi economica e invecchiamento della
popolazione in primis, visto che fino a qualche anno fa era tutto automatico e si parlava di diritti acquisiti e
ora non è più così. La riforma delle pensioni è un problema per il quale tutti
gli Stati devono fare e stanno facendo scelte importanti e coraggiose. Grazie alla buona gestione
politica ed amministrativa di questi anni i conti dell’ENPAF sono in ordine,
con un patrimonio che rende l’Ente sostenibile per 50 anni, come richiesto
dalla legge. Ora l’obiettivo è comunicare e valutare, rendere adeguate le prestazioni e
modificare quelle situazioni che vengono considerate critiche in uno scambio
costante tra le componenti della professione, che comunque devono aggiornarsi,
in particolare la classe dirigente, in maniera non ideologica, fuorviante e
strumentale.
Romeo Salvi, Presidente Ordine
Farmacisti Pesaro & Urbino
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