12 luglio 2005 Attivo da ieri call center per informazioni su Dl farmaci Il commento del Ministro Storace
È attivo da ieri il call center disposto dal ministero della Salute per fornire informazioni ai cittadini e ai professionisti sul decreto legge n. 87 relativo al contenimento del prezzo dei farmaci a totale carico dell'acquirente. Il call center risponderà al numero verde 800-571661 e sarà attivo per quattro settimane dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00. Il Call center si avvale del supporto dell'Agenzia italiana del farmaco. ''E' la prima volta che i cittadini potranno vedersi spiegare un diritto, quello a non maledire l'euro ogni volta che entrano in farmacia''. Cosi' il ministro della salute, Francesco Storace, ha commentato il primo giorno di attivita' del call center informativo indirizzato ai cittadini relativo al nuovo decreto sui farmaci. ''I cittadini - ha detto il ministro partecipando agli incontri del Caffe' della Versiliana - stanno cominciando a telefonare. Abbiamo dato vita - ha quindi sottolineato Storace - a una manovra sociale a costo zero per lo stato, che mette lo stato e il cittadino allo stesso livell lo stato tratta con le aziende farmaceutiche per poter risparmiare sui medicinali di fascia A e il cittadino puo' scegliere la farmacia dove poter avere uno sconto''. Riferendosi quindi all'avvio dell'esame del decreto in commissione alla Camera prevista per domani, il ministro non ha escluso la possibilita' che al provvedimento possano essere apportati degli emendamenti: ''tuttavia crediamo - ha detto Storace - che il prodotto uscito dal Senato sia equilibrato e consenta, da un lato, al farmacista di vedere tutelata la sua professionalita', mentre dall'altro permette al cittadino di vedersi garantito il diritto allo sconto sui farmaci, con un risparmio del 10-15%, o alla sostituzione con un farmaco equivalente''. Inoltre, ha proseguito Storace, ''l'industria farmaceutica sa di essere in credito con lo stato, perche' e' la prima volta che gli vengono bloccati i prezzi per i due anni; quindi, adesso - ha concluso - dovremo lavorare anche per capire come dare forza all'industria stessa''. (Fonti: "Ansa News" e "Sole 24 sanità News")
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