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21 luglio 2005 Fame: il troppo appetito potrebbe annebbiare la mente La scoperta sarà presentata giovedì a Glasgow
Il troppo appetito potrebbe annebbiare la mente e rendere la memoria claudicante. Infatti secondo una scoperta che sara' presentata giovedi' a Glasgow nel corso della conferenza annuale 'BioScience', l'ormone 'spezza fame', la leptina, ha un ruolo anche in apprendimento e memoria, agendo nella sede della costruzione dei ricordi, l'ippocampo. I ricercatori della Dundee University a Nethergate, in Scozia, pensano che cio' spieghi perche' le persone obese, che spesso hanno squilibri della leptina, hanno anche problemi cognitivi di apprendimento e memoria. L'autore del lavoro, Jenni Harvey, ha trovato che la leptina, oltre a controllare l'appetito e, quindi, il peso corporeo, e' implicata nel processo di potenziamento a lungo termine nell'ippocampo, processo alla base della memoria a lungo termine. Il potenziamento a lungo termine (LTP) e' l'aumento della forza della trasmissione sinaptica che si verifica con l'uso ripetitivo di una sinapsi e nell'ippocampo puo' durare ore. Il consolidamento delle sinapsi e' cruciale per creare i ricordi. Gli scienziati scozzesi hanno trovato che deficit di leptina o difetti di funzionamento per il gene della leptina sono associati, non solo a obesita' come da tempo e' noto agli esperti, ma anche a declino del potenziamento a lungo termine. I prossimi passi, hanno concluso i ricercatori, verteranno dunque a scoprire il meccanismo biologico preciso responsabile dell'effetto della leptina sul potenziamento a lungo termine.
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