21 ottobre 2005 Aviaria: diventano quattro le aziende che produrranno i vaccini L'accordo di prelazione stipulato dall'Italia
Passano da tre a quattro le aziende farmaceutiche con cui l'Italia ha stipulato un accordo di prelazione sulla produzione di vaccini contro l'influenza dei polli. Lo ha detto il ministro della Salute, Francesco Storace, uscendo dall'incontro al ministero con le industrie farmaceutiche e il presidente di Farmindustria Sergio Dompé. Il ministro ha spiegato di sentirsi più rassicurato sul fronte vaccini, ma di nutrire ancora qualche dubbio sull'approvigionamento di farmaci. Da qui la decisione di indire un altro incontro con le aziende farmaceutiche per venerdì, al ritorno dal vertice con le autorità sanitarie europee a Londra. Quanto poi alla produzione di un vaccino, in caso di pandemia, alle tre aziende con le quali il ministero ha già stretto contratti di prelazione (Sanofi-Aventis, Chiron e Berna), si è aggiunta una quarta società, la Baxter. "Questa, infatti - ha spiegato il ministro - lavora su linee cellulari, consentendo così tempi rapidi di produzione". Mercoledì, invece, Storace incontrerà i responsabili del Centro di controllo delle malattie (Ccm), incaricato di seguire il percorso dei farmaci sotto l'aspetto scientifico, in modo da indirizzare gli acquisti di Governo e Regioni e la distribuzione. "La mia intenzione - ha spiegato Storace - è di convocare il Ccm settimanalmente, proprio per rispondere alla richiesta delle Regioni di avere un centro scientifico autorevole. Lì decideremo anche la sorte del piano antipandema, quindi la gerarchia delle priorità nella distribuzione del vaccino e dei farmaci tra i cittadini. Bisogna capire come agire - ha concluso il ministro - se come sistema-Paese o come sistema-Europa".
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