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28 ottobre 2005 Diabete Sono circa 5 milioni gli italiani affetti dalla patologia
Si stima siano cira 5 milioni (10% popolazione) gli italiani diabetici, ma la malattia e' stata diagnosticata solo a meta' di loro, gli altri ignorano di averla e quindi non si curano, andando incontro a pericolosissime complicanze cardiovascolari. E' quanto emerso in un incontro organizzato dalla GlaxoSMithKline per presentare un nuovo farmaco contro il diabete adulto (di tipo due, o insulino-resistente) che mette insieme due distinti principi attivi risultando efficace su quei pazienti in cui falliscono le terapie tradizionali, nonche' piu' sicuro e soprattutto capace di favorire l'aderenza alla terapia abbattendo il numero di pillole che il paziente deve prendere. Il volto tipico del diabetico insulino-resistente e' quello del pacioso obeso che si sente bene e quindi non ha il minimo sospetto della malattia che cova nel suo corpo. Infatti, ha spiegato Riccardo Giorgino, docente di clinica medica all'universita' di Bari, la malattia non da' sintomi per cui ancora troppo spesso e' diagnosticata casualmente quando l'individuo va dal medico per altri motivi oppure, come purtroppo non di rado avviene, quando va incontro ad una patologia grave e improvvisa come l'infarto che in molti casi non e' altro che una complicanza del diabete stesso. Le persone che si devono considerare potenziali malati e che, quindi, devono allertarsi e svolgere semplici esami della glicemia, sono gli adulti over-45 anni obesi o in sovrappeso, con disfunzioni del metabolismo lipidico e colesterolo alto e problemi cardiovascolari, nonche' le donne che hanno partorito bimbi di oltre 4,5 chilogrammi. In Italia, ha proseguito Giorgino, il diabete mellito e' diagnosticato nel 4-6% della popolazione e si tratta in gran parte (nell'85-90% dei casi) della forma insulino-resistente. Di questi il 90% sono adulti obesi e si calcola che nel 2025 il numero dei malati raddoppieera' e, con essi, l'incidenza delle complicanze cardiovascolari. Infatti, hanno aggiunto i diabetologi intervenuti nell'incontro romano, il diabete e' gia' di per se' una malattia che naturalmente si aggrava ed e' foriera di molte complicanze. Quando poi rimane non diagnosticata e quindi non curata, questo rischio si amplifica. Se per fare prevenzione della malattia servono corretti stili di vita e dunque attivita' fisica e dieta bilanciata, hanno ricordato gli esperti, per prevenire le sue complicanze una volta che si sia sviluppata bisogna operare un controllo ferreo su di essa impedendo per quanto possibile che si aggravi. Il controllo, ha spiegato Emanuele Bosi del San Raffaele di Milano, avviene con dieta e sport che sono il cardine della terapia del diabetico e con i farmaci e le indicazioni mediche cui il paziente si deve strettamente attenere. E proprio per pensare a quei pazienti che nel corso della malattia sono divenuti non rispondenti a certi farmaci l'azienda farmaceutica ha sviluppato la muova terapia a base di melformina (uno dei principali farmaci che per primo viene somministrato al paziente e che nel corso del tempo puo' perdere di efficacia) con il 'rosiglitazione', una delle molecole di ultima generazione. Insieme i due principi attivi hanno attivita' sinergica perche' ottengono lo stesso risultato, il controllo glicemico, agendo su target differenti. Il farmaco, gia' disponibile nelle farmacie in quattro dosaggi, e' in classe A, a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
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