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13 marzo 2006 Farmaci La maggior parte della popolazione mondiale non vi può accedere
Poter disporre di farmaci efficaci, sicuri e di qualita', e' uno dei diritti alla salute, di cui la maggior parte della popolazione globale non puo' godere. Servono nuovi farmaci, ma anche 'vecchie' medicine, in numero adeguato ai bisogni e per malattie dimenticate, come la tubercolosi, la malaria, la malattia del sonno, che interessano milioni di pazienti, per la quasi totalita' del Sud del mondo. E' questo uno dei temi che sara' affrontato al convegno ''Disuguaglianze nella salute: la ricerca, lo sviluppo, l'accesso ai farmaci nei paesi con scarse risorse'', organizzato dall'Istituto Mario Negri per oggi a Milano. ''Servono piu' risorse per la ricerca, lo sviluppo e l'accesso ai farmaci nei Paesi con risorse limitate - scrive Maurizio Bonati, responsabile del laboratorio per la Salute materno-infantile dell'istituto - Le differenze nella qualita' della salute, nell'erogazione e distribuzione dei servizi di assistenza sanitaria sono ovunque ben presenti tra gli individui. Una delle garanzie di equita' nella salute e' rappresentata anche dal diritto ad accedere ai farmaci riconosciuti come essenziali ai bisogni di salute di un paziente, e di un popolo, e alla rimozione delle barriere che ne impediscono l'accesso''. Saranno presenti all'iniziativa, in qualita' di relatori, Valerio Reggi dell'Organizzazione mondiale della sanita', Sergio Dompe', presidente di Farmindustria, Norberto Perico, della Societa' internazionale per la ricerca e prevenzione in nefrologia, Nicoletta Dentico, del Drugs for Neglected Diseases iniziative (DNDi), e il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri.
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