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17 marzo 2006 Demenze senili Sono circa 1.000.000 le persone che ne soffrono in Italia
Sono circa 1.000.000 le persone che soffrono di demenza in Italia e 300.000 quelle affette da un disturbo comportamentale o psicologico di entita' medio-grave. Un'emergenza in crescita, soprattutto a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. A puntare i riflettori sul fenomeno e' l'Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), che definisce questa patologia ''una delle piu' significative emergenze sociosanitarie in ragione del grande impatto che riversa sui servizi assistenziali e sulle famiglie''. Le dimensioni del fenomeno - rileva l'Ini che, in collaborazione con l'Universita' di Roma La Sapienza ha organizzato, per il 17 e 18 marzo, due giornate di studio dedicate ai medici di famiglia, neurologi e geriatri - sono destinate ad aumentare notevolmente nei prossimi anni in conseguenza dell'incremento dell'eta' media della popolazione: Le proiezioni demografiche prevedono infatti, a fronte di un calo della popolazione generale dovuto al tasso di crescita negativo, un costante aumento degli ultrasessantacinquenni che saranno 16 milioni (oltre il 25% della popolazione) nel 2020. Le demenze, dunque, crescono in proporzione all'aumento dell'invecchiamento della popolazione e la prevalenza passa da circa l'1% nel gruppo di eta' 60-64 anni a oltre il 35% nei soggetti con piu' di 85 anni. In Italia, complessivamente, le demenze interessano il 5,3% degli uomini e il 7,2% delle donne ultrasessantacinquenni. La demenza senile e' una sindrome degenerativa che comporta il deterioramento delle funzioni cognitive e che condiziona l'espletamento delle attivita' quotidiane. La malattia di Alzheimer ne e' la forma piu' frequente, rappresentando circa il 60% di tutte le forme di demenza note. Il malato affetto da demenza, afferma l'Ini, versa invariabilmente in una condizione di fragilita' non solo cognitiva ma anche fisica, familiare, sociale e spesso economica: uno studio condotto nella regione Lombardia, ad esempio, ha stimato che un paziente richiede 18 ore a settimana di servizi assistenziali a pagamento e 45 ore a settimana di cure personali. Un compito che ricade soprattutto sui familiari: il 30,6% di familiari di pazienti con demenza severa e' infatti impegnato piu' di 10 ore al giorno nell'assistenza e il 31,7% oltre quindici ore. Da qui il messaggio lanciato dagli esperti: le demenze vanno affrontate con un approccio multidisciplinare e con una diretta partecipazione del medico di famiglia, non sottovalutando l'importanza delle terapie riabilitative che rappresentano un ausilio importante alla medicina tradizionale.
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