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18 aprile 2006 Medicina e comunicazione Arriva un nuovo manuale dagli USA
Preparazione medica si', ma anche comunicazione. 'Comunicare col tuo staff' (Il Pensiero Scientifico, 13 euro, 117 pp.) e' un piccolo e agile volume dell'American Medical Association che illustra una serie di tecniche e strategie in grado di rafforzare quei legami tra i medici e il loro staff che permettono di migliorarne la capacita' e l'efficacia organizzativa. ''La natura ha dato all'uomo una lingua ma due orecchie, cosi' che possiamo sentire dagli altri il doppio rispetto a quanto parliamo'': la citazione e' del filosofo greco Epiteto e rappresenta ancora oggi un buon modello per la comunicazione tra medici, amministratori, infermieri e tecnici. Se e' vero che, come scrive nella prefazione Ignazio Marino, chirurgo di fama mondiale e direttore della divisione Trapianti al Thomas Jefferson University Hospital, il medico deve tenere costantemente presenti esigenze, limiti e valore aggiunto di chi ''ha scelto un mestiere che ha il piu' nobile degli obiettivi: dare sollievo a chi soffre'', allora, provare a mettersi nei panni di chi sta dall'altra parte, il paziente, diventa essenziale. Marino lo esplicita in modo incisivo quando scrive: ''la lezione piu' efficace che ho imparato da medico e' stato il periodo di improvvisa malattia e convalescenza che mi ha fatto provare cosa significa trovarsi dall'altra parte. Dopo esser stato operato d'urgenza ho trascorso diversi giorni in un letto d'ospedale, sperimentando in prima persona il dolore, la paura, la noia e l'imbarazzo che accompagnano un ricovero''. Dolore, noia, imbarazz parole con cui un bravo medico impara a fare i conti. E' una questione sempre piu' dibattuta oggi quella della comunicazione in ambito sanitario, ma non tanto, dice Marino, da percepire come dovere, quanto piuttosto come occasione, ''opportunita' unica e strumento in grado di migliorare l'ambiente di lavoro, il proprio morale e quello del gruppo''. Ecco allora una serie di tecniche base per comprendere il processo comunicativo, affrontare e risolvere conflitti nel proprio ambiente di lavoro, ma anche usare sapientemente la tecnologia per creare un clima collaborativo positivo e di coesione. Regole d'oro per squadre vincenti, e' un po' il motto del libro che nasce dall'esperienza a stelle e strisce nel settore. E' pero' d'obbligo chiedersi quanto abbia senso applicare le tecniche alla realta' italiana. Una domanda a cui risponde Marino, forte della conoscenza dell'ambiente di lavoro estero come di quello italiano. ''In Italia - scrive - persiste spesso una difesa atavica delle gerarchie e un isolamento esasperato da parte di figure apicali che determina effetti negativi sugli altri livelli operativi, ostacolando il flusso naturale della comunicazione (...). Mi e' capitato piu' di una volta di ascoltare l'osservazione di un tecnico o il commento di un infermiere, scoprendo che la loro prospettiva mi offriva un punto di vista alternativo utilissimo per risolvere una determinata situazione''.
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