6 luglio 2007 Anche i medici contrari al decreto sulle liberalizzazioni. No alle proposte Turco su libere professioni.
Roma - E' "inaccettabile" la proroga illimitata alle autorizzazioni per i medici "intramoenia", proposta dal ministro della Salute, Livia Turco. Questo il giudizio di Rossana Dettori, segretaria nazionale Fp Cgil e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, all'indomani di un incontro tra il ministro e i sindacati dei medici. "E' inaccettabile - scrivono in una nota i sindacalisti - la proposta di emendamento al decreto legge sulle liberalizzazioni, presentata ieri dalla Ministra Livia Turco ai sindacati che, abrogando la scadenza del 31 luglio 2006, consente nei fatti una proroga illimitata alle autorizzazioni per lo svolgimento dell'attivita' libero-professionale intramoenia dei medici nel privato. Ancor piu' sorprendente - prosegue la nota - e' l'assenza di ogni riferimento alla esclusivita' di rapporto nel testo dell'emendamento che, pur essendo contenuta nel programma dell'Unione, non risulta neanche menzionata in nessuna delle 45 pagine che compongono le linee programmatiche presentate dalla Ministra al Parlamento". La Fp Cgil chiede precise scadenze per l'autorizzazione alla libera professione: "perseguire la strada indicata ieri dalla Ministra portera' ad una ingovernabilita' della prossima stagione contrattuale per medici, dirigenti e comparto della Sanita' Pubblica". Un giudizio piu' positivo sull'incontro di ieri e' espresso da Stefano Biasioli, presidente della Cimo-Asmd: "I problemi messi sul tappeto - scrive in una nota - devono essere tutti finalmente affrontati e finalmente risolti anche se le scelte sono difficili e gravemente ostacolate dal federalismo sanitario incompleto". "Dopo i primi 100 giorni - conclude il sindacalista - comunque, la Cimo valutera' i fatti concreti prodotti dal binomio Turco-Zucchelli all'interno di una compagine governativa in cui i responsabili dell'Economia, della Programmazione e delle Professioni sembrano molto agguerriti".
FONTE: AGI SALUTE.
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