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21 settembre 2006 Morbo di Alzheimer Cresce in modo esponenziale l'incidenza in Italia
Cresce in modo esponenziale l'incidenza dell'Alzheimer in Italia come in tutti i paesi occidentali. In Italia il problema riguarda il 6,4% degli over 65, 600 mila persone con 150 mila nuovi casi ogni anno. Era il 4 novembre del 1906 quando il neurologo tedesco Alois Alzheimer descrisse durante un congresso a Tubinga il caso di Auguste D., affetta da una grave forma di demenza progressiva. E' passato un secolo e questa malattia ha assunto dimensioni allarmanti, a causa del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione. Si stima che oggi nel pianeta si ammali una persona ogni 7 secondi. Nel corso della celebrazione per la giornata mondiale oggi si e' svolto a Roma un convegno per fare il punto sulla situazione e raccogliere il contributo di epidemiologi ed esperti per ripensare le formule dell'assistenza. Solo per quello che riguarda il Lazio, ha ricordato l'assessore alla sanita' della regione, Augusto Battaglia, ci sono 30 mila malati di Alzheimer. E' grande l'attesa da parte delle regioni del fondo nazionale per l'autosufficienza, ha aggiunto Battaglia, un importante strumento per riorganizzare il sistema dell'assistenza. Gli ultimi studi, nazionali e internazionali, sulla prevalenza e incidenza della demenza evidenziano che i dati disponibili sottovalutano il problema. Basti pensare che negli ultimi anni, la popolazione anziana con piu' di 65 anni della citta' di Roma e' aumentata di oltre 65 mila unita' fino ad arrivare a 565.238 persone, di cui la meta' ultrasettantacinquenni e gli ultracentenari sono 1200. Negli istituti per non autosufficienti sempre della regione Lazio la meta' degli ospiti presenta disturbi cognitivi gravi. Le cifre per l'assistenza e la cura sono altissime. Si stima che il costo totale di ogni paziente con Alzheimer sia di 48 mila euro l'anno, di cui circa l'80% a carico delle famiglie, calcolata in termini di partecipazione diretta ai costi sanitari e soci sanitari, di giornate lavorative perse. Il convegno ha visto l'annuncio della presentazione di una nuova associazione di volontariat Alzheimer Uniti Onlus, presieduta dalla professoressa Luisa Bartorelli. La sua missione e' quella di ottenere le cure adeguate per i malati ed un appropriato sostegno alle famiglie, proponendosi come interlocutore e portavoce con le istituzioni pubbliche e private. ''Vogliamo dar voce a reali bisogni materiali e spirituali dei malati di Alzheimer e di tutte le persone che se ne occupano - ha spiegato Bartorelli - proseguendo un percorso a favore dei malati e delle famiglie. Vogliamo essere una voce alta ma non fastidiosa, competente ma non pretenziosa, che sviluppi un pensiero forte e responsabile''.
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