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23 ottobre 2006 Cardiologia Il 30% degli esami strumentali è superfluo e inappropriato
Il 30% degli esami strumentali in cardiologia, dall'ecocardiogramma alla risonanza magnetica, e' superfluo e inappropriato, costituendo un aggravio inutile per le tasche del SSN e contribuendo ad allungare le liste d'attesa dei pazienti. Contro questi sprechi e per migliorare l'assistenza al paziente serve un registro internazionale per il monitoraggio dell'uso di queste tecniche, ha riferito dal Direttore della I Cattedra di Cardiologia dell'Universita' di Roma La Sapienza Francesco Fedele al congresso mondiale di ecocardiografia e imagin cardiovascolare in corso a Roma Oggi, ha spiegato Fedele, grazie al progresso tecnologico che ha permesso di migliorare l'assistenza al paziente, possiamo utilizzare metodi strumentali sofisticatissimi che permettono indagini dettagliate: per esempio la risonanza magnetica si puo' vedere il danno cardiaco che ha subito da un paziente colpito da infarto, oppure, con la TAC spirale si puo' osservare lo stato di salute delle coronarie. Ma a fronte di un giusto miglioramento delle indagini messe a disposizione dei malati, denuncia Fedele, si assiste spesso ad un uso inappropriato delle tecniche e cio' contribuisce in modo non trascurabile alla spesa sanitaria nazionale, gia' di per se' una voce di bilancio pesante nel nostro paese. Per questo, spiega il cardiologo, si sente l'esigenza di istituire un registro anche di portata internazionale che valuti l'uso di questi strumenti e, di conseguenza, permetta di arrivare a raccomandazioni sul corretto utilizz con le informazioni fornite da un simile registro, precisa Fedele, si puo' indirizzare il medico di base a chiedere test adeguati a quella che e' la vera entita' del problema clinico del proprio assistito. Con una maggiore appropriatezza nell'uso di queste strumentazioni, conclude Fedele, si potrebbe tagliare il superfluo, che sempre secondo il cardiologo per gli esami sstrumentali di cardiologia ammonta al 30% di tutti quelli eseguiti, alleggerendo in modo considerevole la spesa sanitaria e snellendo le liste d'attesa.
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