|
Sanità ultime notizie
|
17 novembre 2006 Psicofarmaci e bambini Le prescrizioni di psicofarmaci ad uso pediatrico sono calate del 55%,
Dal 2001 ad oggi, le prescrizioni di psicofarmaci ad uso pediatrico hanno registrato un calo del 55%, considerando farmaci antidepressivi, antipsicotici e farmaci a base di litio. E' la replica dell'Agenzia del farmaco (Aifa) ai dati diffusi oggi dal cartello di associazioni 'Giu' le mani dai bambini', che indicano un aumento del 280% delle prescrizioni di tali medicinali per i minori. I dati Aifa sono riferiti al quinquennio 2002-2007 delle rilevazioni del progetto 'Arno', mentre quelli resi noti dalle associazioni sono riferiti al periodo 1997-2002. In particolare, ha sottolineato Antonio Addis dell'Aifa, ''considerando i consumi di antidepressivi, antipsicotici e farmaci a base di litio, si e' registrata nel periodo 2001-2005 una flessione significativa dell'uso di tali medicinali, passando dal 1,71 bimbi trattai ogni 1000 bambini a 0,95 ogni 1000. Inoltre - ha aggiungo - tale flessione si e' registrata in tutte le fasce di eta', da 0 a 4 anni, 5-9 anni e 10-14 anni''. Il progetto Arno dell'Aifa, ha precisato Addis, ''controlla l'andamento delle prescrizioni di tali farmaci considerando un campione di 1.277.877 bambini rappresentanti 27 asl italiane. Di tale campione si conoscono tutte le prescrizioni in merito al trattamento con antidepressivi e antipsicotici''. Nel 2005, in particolare, ''di questo gruppo - ha concluso l'esperto - sono stati trattati con antidepressivi 1.103 bambini (pari a 0,86 ogni 1000) e con antipsicotici 487 bambini (pari a 0,38 ogni 1000)''.
|
|
|
 |
Archivio notizie |
|
|