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9 gennaio 2007 Viagra, "spam" e pericoli mortali Il mondo è inondato da mail-spazzatura inneggiante ai "farmaci dell'amore"
Il mondo e' inondato da mail-spazzatura inneggiante ai 'farmaci dell'amore', in testa l'ormai pluricelebrata pillola blu (Viagra) e la sua 'alternativa', il Cialis. Un tormentone che sembra risparmiare ben pochi: ben il 10% dello spam mondiale, secondo dati recenti, riguarda infatti proprio la pubblicita' del Viagra o le sue alternative. E la rete e le comunicazioni e-mail diventano, cosi', 'regno' indiscusso della pillola blu che ha causato l'altro ieri la morte di un uomo a Roma per abuso del farmaco. Una 'inondazione' che conta miliardi di messaggi spam sul Viagra in entrata nelle mail a livello globale. Per avere un'idea delle dimensioni del fenomeno, basta pensare ad un emblematico caso di cronaca del 2006: un uomo e' finito sotto indagine in Australia, per iniziativa della Australian Communications and Media Authority (Acma), per aver inviato almeno 2 miliardi di messaggi spam pro-viagra. Negli ultimi mesi, il numero di messaggi spam in circolazione sulla posta elettronica si e' triplicato, tanto che attualmente si stima che 9 su 10 delle e-mail inviate in tutto il mondo sono spam. Le e-mail ingannevoli vengono soprattutto da Stati Uniti, Cina e Polonia e gli esperti hanno rilevato che dietro all'80% delle e-mail indesiderate vi sono circa 200 gruppi illegali che utilizzano programmi che dirottano milioni di computer privati e li utilizzano per trasmettere e-mail.
Attenzione: la notizia assume un valore particolare considerando quanto accaduto i giorni scorsi e sottolineato da Giacomo Leopardi in un articolo tratto da Farmacista33
Farmaci, mai usarli come caramelle /bigger>/color>/fontfamily> Morire a 49 anni per una dose eccessiva di Viagra. Una notizia che, al di là dei particolari di cronaca, fa tornare d'attualità - un'attualità drammatica - il richiamo che la Società italiana di Scienze farmaceutiche ha lanciato lo scorso 10 maggio, invitando a un uso consapevole e, soprattutto, guidato del farmaco e presentando la /color>Carta del Farmaco/color>, un vero e proprio "decalogo" per un uso corretto dei medicinali, con l'appoggio dell'Istituto superiore di sanità, dell'Agenzia italiana del farmaco, oltre che delle Federazioni degli Ordini dei medici e dei farmacisti. L'episodio di cronaca è stato riportato da molti quotidiani lunedì 8 gennaio. E quasi tutti i media hanno fatto ricorso al parere di esperti che, ogni volta, hanno ribadito l'importanza di una diagnosi accurata e di un consiglio esperto e professionale per l'assunzione sicura dei medicinali. Il farmaco, infatti non è un bene come tutti gli altri: è capace di "interferire in modo potente con la salute dei cittadini", come ha ricordato Giacomo Leopardi, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, nel corso della presentazione della Carta del Farmaco. In quel documento, infatti, sono state raccolte dalla Società di Scienze farmaceutiche tutte le indicazioni necessarie per evitare che una cura possa produrre eventi indesiderati o reazioni gravi, senza risolvere - o magari aggravandolo - il problema di salute del paziente./color>/fontfamily>
Quanto mai opportuno, quindi l'invito contenuto nella stessa Carta del Farmaco a non "banalizzare" il medicinale che è e rimane "un bene di salute" al quale ricorrere sempre e soltanto quando è realmente necessari alla luce dell'ultimo, luttuoso avvenimento, appare altrettanto evidente la necessità di non accettare passivamente consigli "fai da te" o le "lusinghe" dei tanti siti web che attraverso internet propongono "prestazioni" miracolose. Dietro ognuno di quei messaggi, per quanto accattivanti possano apparire, c'è solo l'intenzione di truffare il malcapitato acquirente: spesso, infatti, si tratta di medicinali falsificati che, nel migliore dei casi, contengono solo tracce del vero principio attivo.
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