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11 gennaio 2007 Le ispezioni negli ospedali Ma non è giusto generalizzare i giudizi negativi
Ben vengano ispezioni, controlli e ''risultati come quelli illustrati oggi sugli ospedali italiani'' e che dimostrano come la realta' sia ''molto meno preoccupante di quanto, in alcuni casi, si e' fatto credere''. Ma ''basta con le speculazioni che discreditano il Servizio sanitario nazionale e il nostro lavoro''. E' un appello a non gettare gratuitamente fango sul servizio sanitario pubblico quello che hanno lanciato oggi i sindacati dei medici dirigenti ospedalieri. Insieme all'appello ai cittadini a ''fidarsi'' e ad un preciso atto d'accusa contro i responsabili delle carenze. I sindacati, unitariamente, hanno convocato una conferenza stampa - dopo il clamore per l'inchiesta giornalistica sul Policlinico Umberto I e nel giorno in cui il ministero della salute ha reso noti i dati sulle ispezioni dei Nas nei nosocomi italiani - per esprimere la propria posizione. I medici, ritenuti spesso ''primi colpevoli di carenze e disservizi'' - hanno denunciato in coro le sigle piu' rappresentative del settore (Anaao, Anpo, Cimo, Civemp, Cisl Medici, Federazione Uil-Fpl Medici, Fesmed, Fp-Cgil Medici e Umsped) - sono ''il paravento della malasanita', ma in realta' non contano nulla nella gestione degli ospedali''. Il SSn, assicurano le organizzazioni, ''al di la' di chi cerca di criminalizzarlo per propri interessi, e' efficiente, tanto che l'Oms lo ha inserito tra i primi migliori tre al mondo, e questo nonostante il sottofinanziamento''. Quanto alla denuncia del degrado dell'Umberto I, ''cosi' come e' stata fatta e poi arbitrariamente estesa all'intero Ssn senza alcun riscontro, ha portato il solo effetto di provocare un grave danno e discredito - hanno affermato i sindacati - al sistema pubblico, favorendo il distacco dei cittadini che, spaventati, sono spinti a rivolgersi altrove''. In realta', ''autorita' politiche regionali e gerarchie accademiche - denunciano - sono i veri colpevoli dei disastrosi effetti della mancanza di programmazione e di investimenti sbagliati''. Sotto accusa anche la politica di esternalizzazione dei servizi e lo ''scandalo'' del precariato (e' precario il 20-30% dei medici). La richiesta e' dunque quella di ''specifici investimenti gia' dalla prossima Finanziaria''. L'ulteriore appello, quello a non colpevolizzare i medici, ''essi stessi vittime di queste carenze che, per di piu', non possono denunciare all'esterno in quanto sarebbero perseguibili, poiche' tenuti e denunciare le mancanze solo in via gerarchica ai diretti superiori''.
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