2 marzo 2005 Latte artificiale: farmacisti italiani pronti a boicottare quelli cari Il primo passo è l'arrivo in tutte le farmacie della Penisola di un nuovo marchio
Sul latte artificiale parte la dura offensiva dei farmacisti, pronti a boicottare i prodotti più cari se le aziende produttrici non abbasseranno i prezzi. Il primo passo è l'arrivo in tutte le farmacie della Penisola di un nuovo marchio, già venduto da circa due settimane in alcune province italiane, che costa meno di 10 euro a confezione (900 grammi). Il latte in polvere è importato dalla Germania ed è prodotto appositamente per le farmacie italiane con criteri di qualità e conformità alle norme italiane e europee.
L'inziativa, presentata oggi a Roma, è stata promossa dall'azienda di distribuzione intermedia Unifarm e da FederFarma.Co (associazione di aziende di distribuzione create da farmacisti) ed è appoggiata dai farmacisti di Federfarma e dal movimento consumatori. La novità ha incassato anche l'appoggio dei pediatri. Giuseppe Saggese, presidente della Società italiana di pediatria, presente alla conferenza stampa romana, ha sottolineato "la piena approvazione dell'operazione" e ha valutato, insieme al professor Franco Panizon emerito di Pediatria dell'università di Trieste, le caratteristiche del prodotto confermandone la qualità.
Ma oltre ad offrire un'alternativa economica e di qualità ai genitori c'è anche il tentativo di incidere su un mercato drogato. "Sono convinto che tra quindici giorni, un mese, se il nuovo latte funziona come speriamo - spiega Giorgio Siri, presidente di Federfarma - tutte le case produttrici abbasseranno i prezzi. Ma se non dovesse essere così, il farmacista, ad eccezione dei latti speciali, che servono per patologie, venderà solo i prodotti più convenienti. Anche perché il latte è un alimento. Non è quindi esclusivo delle farmacie. Così vedremo finalmente se i supermercati compreranno e proporranno realmente i prodotti che costano 30-40 euro. Noi ci rinunciamo volentieri".
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