4 aprile 2007 Mammografie per le quarantenni Le polemiche dei medici Usa dell' American College of Physician
Le mammografie per le quarantenni americane non saranno piu' una procedura indispensabile: suscitando molte polemiche i medici Usa dell' American College of Physician hanno emanato nuove linee guida, in cui si consiglia alle signore in questa fascia di eta' di consultare il loro specialista ginecologo prima di sottoporsi al test mirato all'individuazione precoce del tumore della mammella. Esprimendo dubbi sulla effettiva efficacia dell'analisi nel ridurre la mortalita' per il cancro nelle quarantenni, la Associazione medica osserva in un rapporto pubblicato su "Archives of Internal Medicine' come i rischi portati proprio dalla mammografia - in termini di esposizione a raggi e falsi positivi e quindi inutili biopsie - possano in molti casi superare i benefici. Per quanto riguarda le donne al di sopra dei 50 invece le nuove raccomandazioni non lasciano alcun interrogativo apert il tasso di mortalita' per cancro del seno in questa categoria di pazienti e' diminuito del 22% proprio grazie all'uso della mammografia. "Siamo tutti d'accordo che le mammografie possono salvare vite umane, ma ci sono anche danni potenziali e le prove sinora nelle nostre mani non sostengono raccomandazioni univoche per tutte le donne di tutte le eta'", ha osservato Douglas Owens della Stanford University che ha presieduto la commissione responsabile delle nuove linee-guida. Secondo esponenti della American Cancer Society - la istituzione che dagli anni '90 ha raccomandato l'analisi radiologica per le donne dai 40 in su - la mammografia rimane l'arma piu' efficace contro il tumore anche per le donne sotto i 50.