|
Sanità ultime notizie
|
17 aprile 2007 Errori nella sanità Diminuiscono quelli nella pratica medica e diagnostica
Diminuiscono i sospetti errori nella pratica medica e diagnostica, facendo registrare un -5,7% di segnalazioni rispetto al 2005. Tuttavia, proprio il dato sugli errori medici resta il principale 'neo' della sanita' italiana e sempre primo per segnalazioni: a denunciarli, infatti, e' ancora 1 cittadino su 5 tra quelli che nell'ultimo anno si sono rivolti a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. Il dato emerge dal X Rapporto Pit salute del Tdm 'Diritti a pezzi? La sanita' tra universalita' e federalismo', presentato oggi a Roma ed elaborato su un totale di 19.776 segnalazioni giunte nel corso del 2006. Il 56,1% delle denunce di errore e' fatta da donne e la fascia maggiormente colpita e' quella dai 36 ai 56 anni, con un tasso di mortalita' del 21% (anche se si registra il 38% di decessi nella fascia 66-76 anni). In quasi 1 caso su 3, l'errore si verifica in ortopedia o oncologia, mentre ''netti miglioramenti'' si registrano nell'area della chirurgia generale. Quanto alla tipologia, si tratta prevalentemente di errori occorsi durante lo svolgimento di interventi chirurgici (72%) o diagnosi errate (22%) e si verificano soprattutto nelle strutture di ricovero o nei pronto soccorso (oltre il 20%). A guidare la 'classifica' degli errori medici e' l'area ortopedia (18,7%), seguita da oncologia (13,6%), ginecologia e ostetricia (8,8%), chirurgia generale (8,5%) e pronto soccorso (5,7%). Negli ultimi otto anni, miglioramenti si segnalano soprattutto per la chirurgia (-5,3%), mentre la situazione peggiora per oncologia (+3,5%), odontoiatria (+1,6%) e ortopedia (+0,5%). ''Nonostante i tanti proclami - ha commentato la coordinatrice nazionale del Tdm Francesca Moccia - in Italia non esiste ancora un registro ufficiale degli errori e in molti casi mancano anche le unita' di Risk management nate proprio perche' si possa imparare dagli errori fatti. E' ora che questi strumenti - ha detto - diventino obbligatori e che si intervenga su chi non li adotta''.
|
|
|
 |
Archivio notizie |
|
|