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24 maggio 2007 Popolazione e anziani Dal 1980 la presenza degli ultrasessantacinquenni è aumentata del 50%
Dal 1980 la presenza degli anziani nella popolazione italiana e' cresciuta enormemente: gli ultrasessantacinquenni sono aumentati del 50%, arrivando ad una popolazione di 12 milioni di unita' al 2006, contro gli 8,5 milioni di 25 anni fa. La maggior parte di loro, circa il 45 per cento, si sente in buona salute. Sono alcuni dei dati dell'Istat, presentati oggi alla convention di Federanziani a Roma. ''Gli anziani sono una parte importante della nostra societa' - ha detto Roberto Messina, presidente di Federanziani - ma si sentono inutili, umiliati e strumentalizzati. Non c'e' piu' una cultura della famiglia e della solidarieta' tra le generazioni. L'Italia e' all'ultimo posto tra i Paesi sviluppati per l'attenzione alla terapia del dolore, e quasi due milioni di anziani con feriti difficili devono spendere fino a 250 euro al mese per curarsi''. Per fortuna le condizioni di salute della terza eta' italiana sono discrete, visto che il 45% dei nonni nostrani si sente in buona salute. Tuttavia la percentuale scende decisamente con il passare degli anni, arrivando al 25 per cento negli over 75. In base ai dati presentati circa il 76,5% ha una sola malattia e solo il 34,6% e' un cronico in buona salute. Tra le malattie piu' diffuse vi e' l'artrosi o l'artrite (18,3%) e l'ipertensione (14,2%). Il cancro fa meno paura e nel 2006 si e' registrata una diminuzione dei decessi causati da questa malattia, pari all'1,5% per gli uomini e allo 0,3% per le donne. Ma i controlli periodici per l'osteporosi e la mammografia per le donne dopo i 40 anni non sono ancora una prassi consolidata. ''Chiediamo di mettere la terza eta' - ha concluso Messina - al centro dell'attivita' programmatoria e assistenziale della comunita' nazionale. Per questo abbiamo un programma di dieci richieste, tra cui l'incremento dei servizi di assistenza domiciliare integrata, l'istituzione di un buono per le prestazioni specialistiche che consenta l'accesso alle strutture private, la rimborsabilita' totale delle medicazioni per le ferite difficile e il consenso informato per l'assunzione di farmaci antipsicotici''.
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