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31 maggio 2007 Nuovo regalo alla GDO: farmaci con ricetta nei supermercati Comunicato Stampa Federfarma
Con un nuovo blitz, il Governo e la maggioranza fanno un altro regalo ai grandi gruppi commerciali (italiani come Coop, o multinazionali come Auchan e Carrefour, e le nascenti catene di parafarmacie). La Camera, infatti, ha approvato ieri, di soppiatto, senza nemmeno sentire il parere del Ministro della salute, un emendamento che, se confermato dal Senato, consentirebbe la vendita dei medicinali di fascia C (con ricetta medica, a carico del cittadino) negli esercizi commerciali. Tutto questo mentre è in corso al Ministero della salute un tavolo di confronto con gli operatori del settore per rendere il servizio farmaceutico sempre più rispondente ai bisogni dei cittadini.
Il nuovo intervento segue quello promosso un anno fa, grazie al quale supermercati e nascenti catene di parafarmacie possono vendere i medicinali senza obbligo di ricetta medica.
Governo e maggioranza, quindi, portano avanti il loro disegno di smantellare pezzo per pezzo la farmacia italiana, finora considerata una delle migliori in Europa, consegnandola nelle mani delle catene commerciali della Grande Distribuzione Organizzata e delle multinazionali. Altro che liberalizzazione, stiamo assistendo alla distruzione di un servizio che funziona ed è apprezzato dai cittadini per far aumentare i profitti di pochi grandi gruppi, con il risultato che domani i cittadini potrebbero non trovare più la loro farmacia di fiducia sotto casa.
Le farmacie non intendono assistere in silenzio a questo massacro e sono pronte ad avviare iniziative di lotta a difesa del servizio farmaceutico. Per questo motivo hanno chiesto un incontro urgente al Ministro della salute e hanno convocato per domani, giovedì 31 maggio, un Consiglio Direttivo di Federfarma.
La domanda alla quale le farmacie chiedono una risposta è: a chi giova consentire la vendita di farmaci antitumorali, antipsicotici, stupefacenti, antidepressivi, antipilettici, estrogeni, pillola del giorno dopo sugli scaffali dei supermercati? Veramente, si pensa in questo modo di fare gli interessi dei cittadini?
Siamo sicuri che essere l'unico Paese europeo che si orienta su questa strada e consente la vendita di farmaci con ricetta medica e di particolare rilevanza nei normali esercizi commerciali sia un segno di civiltà e di progresso?
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