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25 settembre 2007 Le italiane e i contraccettivi La prima volta è senza precauzioni per una ragazza su tre
Italiane prudenti e sicure, forse si', ma non quando si tratta di sesso. Solo il 50% usa infatti metodi contraccettivi sicuri, mentre la prima volta e' senza precauzioni per una ragazza su tre. A fonrire il dato sono i medici della Societa' italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), in occasione della prima Giornata mondiale della contraccezione, che si celebrera' il prossimo 26 settembre. Secondo i risultati del sondaggio 'Io e il sesso', presentato dalla Sigo oggi a Berlino, la prima volta e' senza 'paracadute' per una su tre, il 30% continua a sfidare la sorte, senza utilizzare alcun metodo contraccettivo o affidandosi al coito interrotto (20%), e solo una su due usa metodi sicuri. ''Il quadro che emerge non e' per nulla confortante - commenta Emilio Arisi, consigliere nazionale della Sigo - e ci spinge a insistere nella battaglia di informazione ed educazione''. Questo il profilo delle giovani, cosi' come emerge dall'indagine, condotta su oltre 1.100 ragazze. Il 90% di loro ha gia' avuto rapporti e l'eta' media della prima volta e' di 17 anni. Per sei su 10, il sesso equivale all'amore, ma sono ormai rare quelle che attendono il giorno del si': solo il 2% e' infatti contrario ai rapporti prematrimoniali. Generalmente si tratta di rapporti stabili da oltre un anno, e nel caso di una gravidanza inattesa, la prima persona a cui si rivolgerebbero e' la madre. ''Si ritengono bene informate ma in realta' il 46% ha una cultura 'fai da te' continua Arisi - E si vede. Basti pensare che il 20% delle ragazze considera il coito interrotto come un metodo affidabile e lo sceglie''. Aldo Morrone, direttore dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della poverta' di Roma, sottolinea come ''in Italia, a fronte di una diminuzione generale del numero di aborti, vi sia invece un costante aumento fra le donne immigrate, che lo chiedono in un caso su 4. Tanto che nel 2004 hanno rappresentato il 27,2% del totale degli interventi richiesti''.
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