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7 aprile 2005 Ricerca del CENSIS sui farmaci Italiani meno consumisti e piu' informati
Cambia il rapporto degli italiani con il farmaco: meno consumisti e piu' informati. Non pensano affatto che le medicine siano caramelle e, anzi, nutrono per queste un riverente sospetto, anche se la prescrizione la fa il medico. Le ultime ricerche del Censis confermano che gli italiani si fanno delle domande anche sulle prescrizioni. ''Il 46% assume i farmaci prescritti dal proprio medico solo dopo un attento vaglio'' ha spiegato il vice direttore del Censis, Carla Collicelli, in una video intervista che sara' disponibile sul sito Ansa Salute . Cade anche un vecchio luogo comune. ''Nell'armadietto dei medicinali di casa il 60% degli italiani - rivelano i dati del Censis - ha solo farmaci di pronto soccorso necessari per le esigenze urgenti della famiglia'' ha aggiunto Collicelli. Insomma un rapporto definito ''post-consumista''. Ma cambia anche il rapporto del paziente con il medico di famiglia: ci si fida sempre molto del loro parere ma la ricerca va avanti e i pazienti se ne rendono conto tanto da essere i primi a chiedere informazioni sulle cure innovative. Il Forum per la ricerca biomedica, come osservatorio privilegiato del mondo farmaceutico, ha verificato che ci sono 400 nuove molecole allo studio. ''I medici oggi considerano il farmaco uno strumento fondamentale per accompagnare le patologie croniche'' ha aggiunto Collicelli, e l'interesse e' rivolto ai nuovi prodotti proprio perche' capaci di ridurre gli effetti collaterali. L'obiettivo e' quello di riuscire a mettere a punto cure sempre piu' su misura. Insomma, un rapporto in evoluzione e a doppio binario, nel quale la figura del paziente e' ormai lontana anni luce da quella passiva e totalmente accondiscendente di appena pochi lustri fa. ''Cresce infatti anche l'informazione fra i cittadini e cresce moltissimo anche la domanda di informazione da parte del medico - ha aggiunto Collicelli - che utilizza Internet navigando su siti internazionali in lingua inglese, apprezzando molto i congressi e le pubblicazioni scientifiche di settore''.
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